Salute mentale: libri divulgativi che parlano ai ragazzi

Parlare di salute mentale, per molti è ancora un tabù o qualcosa di molto difficile, specie se occorre farlo con i ragazzi. Per questo ho raccolto qui i 3 libri divulgativi che parlano direttamente ai ragazzi di salute mentale.

LA PREVENZIONE

Partiamo da un po’ di studi scientifici e di come questi poi si ritrovano nei libri divulgativi che parlano ai ragazzi di salute mentale. Quando si parla di prevenzione facciamo riferimento a 3 livelli di prevenzione:

  • Primaria: una prevenzione che mira a favorire percorsi evolutivi resilienti e a promuovere abilità di base e competenze specifiche come quelle socio relazionali e comunicative. Sono interventi che vengono svolti per un grande numero di persone e non in modo specifico a un gruppo ristretto.
  • Secondaria: si basa sull’identificazione di fattori di rischio e ha l’obiettivo di ridurre al minimo il disagio e le difficoltà che potrebbero comparire. Ad esempio programmi in territori ad alto abbandono scolastico o verso persone che hanno familiarità con disturbi mentali.
  • Terziaria: è rivolta a chi presenta già un disturbo e ha l’obiettivo l’evitamento di un peggioramento o della comparsa di altri disturbi correlati.

Possiamo trovare alcuni interessanti spunti in questo articolo scientifico proprio sulla prevenzione https://ijmhs.biomedcentral.com/articles/10.1186/s13033-020-00356-9#Fig1 , lo so che è un lungo articolo ma cerco di spiegare in breve i punti fondamentali.

Prima di tutto sottolinea quanto moltissimi fattori di rischio e segni siano presenti già nell’infanzia e quanto un’alta probabilità di questi fattori di rischio diventi poi un fattore scatenante per un disturbo mentale conclamato (soprattutto ansia, depressione e uso di sostanze). Allo stesso tempo mostra come interventi di prevenzione secondaria in caso di problematiche familiari, abuso, violenza, disturbi del comportamento o deprivazione, abbiamo dato ottimi risultati e una bassa percentuale di disturbi mentali conclamati. Da qui si descrivono alcuni step clinici con cui sono stati valutati interventi di prevenzione su larga scala… e la cultura diventa così uno degli interventi primari e necessari!

i libri come veicolo di prevenzione

Piccola guida al benessere mentale,
Ed. Usburne

Arriviamo quindi all’importanza dei libri citati all’inizio e al loro prezioso contenuto. Trovare dei libri con un linguaggio adatto ai giovani e che spieghino le basi di come funziona il nostro cervello e di come possiamo vivere la nostra salute mentale, è fondamentale. Se fossero in ogni scuola, in ogni biblioteca, se facessero parte di progetti strutturati per la maggior parte di bambini e ragazzi, avremmo già fatto una gran parte di prevenzione primaria!

Nei libri è possibile trovare alcune riposte, vedere aspetti scientifici e poter riguardare in caso di bisogno, alcune descrizioni, come ad esempio “come respirare per calmarsi”.

cosa c’è nella mia testa
cosa c’è nella mia testa, Ed. Il castoro

Nel libro “Cosa c’è nella mia testa” https://editriceilcastoro.it/libri/le-15-domande-cosa-ce-nella-mia-testa/ ; troviamo 15 domande che spesso i bambini e i ragazzi si pongono riguardo al cervello e al benessere mentale. Oltre a questo anche alcuni box in cui si spiega il perché di alcuni modi di dire ma anche di alcuni pregiudizi .

Sono domande semplici ma che vengono spiegate in modo concreto e scientifico.

Fra cui anche la domanda “perchè devo dormire?” una delle domande che ogni adulto ricorda di aver posto, e ogni bambino e ragazzo sente spesso come un’attività del tutto superflua!

sicura di te

Cerco di riassumere questo libro in alcuni concetti chiave ( il libro potete trovarlo qui: https://editriceilcastoro.it/libri/sicura-di-te-rischiare-sbagliare-e-vivere-felice-imperfetta-come-sei/ ):

ISPIRAZIONE: l’essere sicuri in noi stessi parte sempre dalle figure di riferimento che abbiamo avuto: madri, amiche, personaggi famosi ed internazionali, personaggi di libri… avere un modello che possa aiutarci a mostrare i nostri punti di forza e migliorare nelle nostre criticità. Avere l’idea di poterci migliorare, di poter fare meglio (quella che si chiama in modo tecnico “intelligenza incrementale”) ci aiuta nel cambiamento personale e aiuta al cambiamento anche in senso evolutivo, cioè da bambini ad adulti.


ERRORI: il “rischio”, accettare il rischio senza fare stupidaggini. Riflettere sull’essere ciò che si desidera valutando però ciò che questo comporta. Nel libro troviamo una riflessione sui modi per superare un eventuale fallimento: sbagliare non è un problema, può esserlo se ci lasciamo inghiottire da quell’errore.

RIPARTIRE: se sbagli, se fai le cose non al meglio, se sbagli amicizie, si può ripartire! ( sugli errori avevo già scritto qui https://www.serenaneri.it/imparare-a-sbagliare-gli-errori-come-modello/)

RIPROGRAMMARE IL TUO CERVELLO: ci sono stereotipi, cose che devi e non devi fare, modelli che devi o non devi seguire, vestiti che devi o non devi comprare… il tutto perché ti hanno insegnato a programmare il cervello in un certo modo, la cosa stupefacente è che tu puoi riprogrammarlo! Una delle parti di questo libro divulgativo che ho amato di più e utilizzato di più!


PERFEZIONISMO: con alcuni esercizi e riflessioni proposte dal libro non cercherai la perfezione, ma capirai cosa osservare, e in che modo, per evitare di raggiungere un ideale di perfezione, ma andare verso ciò che ti rende davvero quella che sei.

piccola guida al benessere mentale

La salute mentale cambia nel corso della vita e occorre prendersene cura: spiega che alcuni momenti di tristezza, di ansia, di difficoltà sono normali, ma che se ci sono altri segni o i tempi diventano più lunghi occorre recarsi da uno specialista.

Piccola guida al benessere mentale, Usburne

Nella guida si parla di disabilità: punto che mi ha entusiasmato perché spesso non viene preso minimamente in considerazione. Parla di disabilità personale ma anche della fatica di vivere con un famigliare disabile. Penso ai fratelli di persone disabili che spesso vengono investiti di grandi responsabilità e che possono avere bisogno di un supporto. Esiste anche la possibilità di essere figli di persone con disabilità, fisiche o mentali. In questa parte si pone grande attenzione al “poter chiedere” un aiuto come sostegno personale per migliorare il proprio benessere mentale.

Sessualità: intesa come orientamento sessuale e educazione all’affettività, tema importantissimo ma ancora un grande tabù.

Social: l’influenza dei “mi piace” sui social e la differenza fra le istantanee di vita e quelle modificate per ottenere un’approvazione virtuale. Cosa innescano i “mi piace” nel nostro cervello e cosa fare per ottenere approvazioni nella realtà.

Problemi salute mentale: quali sono i principali, come si manifestano e quando chiedere aiuto ma anche cosa fare se un amico ti confida alcuni problemi personali.

come si è evoluto il nostro cervello…

Puoi trovarlo qui: https://usborne.com/it/piccola-guida-al-benessere-mentale-9781474964876

Spero possano uscire tanti e tanti altri libri su questo tema: per togliere il tabù nel parlarne, per aiutare i più giovani a poter chiedere aiuto in modo naturale e per condividere pratiche di prevenzione primarie ma essenziali.

..quindi è normale…

Il tuo cervello è come un televisore con antenna che riceve e trasmette informazioni, e a volte, in qualsiasi periodo della vita, queste trasmissioni possono essere disturbate. A volte sono momentanei, altre volte cronici…

Cosa c’è nella mia testa.

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